La Commissione Europea è stata condannata dal Tribunale dell’UE, con sentenza del 16 dicembre 2010, caso T-19/07, a pagare ad un’impresa produttrice di software, la Systran, Euro 12.001.000 a titolo di risarcimento dei danni per la contraffazione di software e di know-how.

Systran e Systran Luxembourg avevano adattato, con la denominazione EC-Systran Unix, il software di traduzione automatica Systran Unix alle necessità specifiche della Commissione, avevano concesso il software in licenza alla Commissione e avevano assicurato, dal 1999 al 2002, la migrazione verso i nuovi sistemi di gestione. Il contratto prevedeva che l’insieme del sistema di traduzione della Commissione resti di sua proprietà “fatti salvi tuttavia diritti di proprietà intellettuale o industriale già esistenti”.

Dopo la scadenza della licenza, nel 2003 la Commissione ha indetto una gara per la concessione di un appalto relativo a mantenimento e potenziamento linguistico del servizio di traduzione automatico della Commissione europea, nonché di prestazioni di servizi connessi. In particolare, l’aggiudicatario avrebbe dovuto effettuare  miglioramenti, adattamenti e aggiunte a routine linguistiche, miglioramenti specifici dei programmi di analisi, di trasferimento e di sintesi nonché aggiornamenti del sistema. Systran non ha partecipato alla gara ma ha avvertito la Commissione che i servizi oggetto dell’appalto avrebbero potuto ledere i suoi diritti di proprietà intellettuali. La Commissione ha ritenuto che Systran non avesse dimostrato la fondatezza della sua pretesa e ha dato corso all’appalto.

In seguito all’aggiudicazione, Systran ha agito di fronte al Tribunale dell’UE sostenendo che la Commissione avesse divulgato illecitamente il suo know-how ad un terzo e che abbia effettuato un atto di contraffazione in occasione della realizzazione, da parte dell’aggiudicatario dell’appalto, di modifiche e adattamenti della versione EC-Systran Unix, non autorizzate dal titolare dei diritti sul software. Il Tribunale ha ritenuto che il comportamento della Commissione costituisca un illecito extra-contrattuale, per la somiglianza sostanziale del nucleo e di talune routine (programmi) linguistiche delle versioni Systran Unix e EC-Systran Unix e che i diritti di Systran sul software Systran Unix le consentono di opporsi alla divulgazione ad un terzo, ed alle modifiche, del software EC-Systran Unix, adattata da Systran Luxembourg a decorrere dal 1997 per rispondere alle esigenze della Commissione. Questa, con i suoi comportamenti, avrebbe violato i principi generali comuni ai diritti degli Stati membri applicabili in materia di diritti d’autore e di know-how.

Il Tribunale ha quindi condannato la Commissione a versare all’impresa Systran un risarcimento forfettario di 12 001 000 di Euro, dei quali 7 milioni corrispondenti ai canoni di licenza dal 2004 al 2010 che la Commissione avrebbe pagato se avesse chiesto la licenza per usare e modificare il software di Systran; 5 milioni a titolo di risarcimento dei danni causati ai ricavi di Systran dal 2004 al 2010 dal comportamento della Commissione; e 1000 Euro per danni morali. Il Tribunale, inoltre, ha ricordato che la Commissione dovrà prenderà le misure appropriate per proteggere i diritti di Systran nei futuri lavori sul software usato dalla Commissione. In mancanza, poiché il danno risarcito copre soltanto il periodo dal 2004 alla data della sentenza, Systran sarebbe legittimata ad adire il Tribunale con una nuova domanda volta al risarcimento del danno che essa potrebbe ancora subire. Oltre al risarcimento dei danni morali, liquidato in 1000 euro, la pubblicazione del comunicato stampa del Tribunale costituisce un’altra forma di riparazione di questo pregiudizio.

Altri articoli sul tema

http://punto-informatico.it/3060317/PI/News/ue-commissione-inciampa-sul-copyright.aspx

http://the1709blog.blogspot.com/2010/12/punishment-by-press-release-as-general.html

Systran aveva concesso alla Commissione la licenza di usare un software per la traduzione automatica di documenti. Dopo la scadenza della licenza, la Commissione ha indetto una gara per la fornitura di un software con le stesse funzioni. Systran non si è aggiudicata la gara, e la Commissione ha fornito al nuovo aggiudicatario i codici del software elaborato da Systran, chiedendo che fosse modificato. Systran ha proposto un’azione per responsabilità extracontrattuale della Commissione di fronte al giudice competente, il Tribunale dell’Unione Europea.