La Fondazione Italia-Cina, attraverso il suo centro studi (CESIF), redige annualmente un rapporto sul mercato cinese.
Confindustria Firenze, organizza per mercoledì 11 luglio 2018, a Firenze, una presentazione del rapporto per le aziende associate. L’evento sarà arricchito da interventi tecnici su questioni settoriali (lusso) e trasversali (IP e sistema fiscale) e da testimonianze aziendali.
L’Avv. Donato Nitti di KEIS Law è stato invitato a tenere una relazione sul tema “La tutela della proprietà intellettuale in Cina”. Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.
Secondo WIPO, nel 2016 in Cina sono state depositate 1.338.503 domande di brevetto. Ciò è confermato anche da rma-law.com. Un numero superiore alla somma di quelle depositate in USA (605.571 domande), Giappone, Corea del Sud e all’Ufficio Europeo Brevetti.
La Cina è al primo posto anche per il numero di domande di registrazione di marchi (3,697,916 domande, contro le 545,587 domande depositate allo USPTO) e di design (650,344 domande, contro le 104,522 domande depositate all’EUIPO).
Alla fine del 2014 sono state aperte tre corti specializzate in proprietà intellettuale a Beijing, Shanghai and Guangzhou. All’inizio del 2017 sono state aperti altri tribunali specializzati a Nanjing, Suzhou, Chengdu e Wuhan. L’apertura dei tribunali è continuata finché all’inizio di marzo 2018 sono stati aperti tribunali specializzati a Tianjin, Changsha e Zhengzhou.
Attualmente vi sono quindici tra corti e tribunali specializzati in proprietà intellettuale. Per una causa di merito servono 7 mesi, contro i quasi 4 anni di una causa in Italia.
La tutela della proprietà intellettuale in Cina, dunque, è presa seriamente.